La storia bimillenaria del borgo è testimoniata dal rinvenimento di un cippo in travertino, di una lastra marmorea con iscrizione presso la chiesa di san Lorenzo a Tripozzo, di una testa femminile in marmo risalente al II sec. a.C., di alcuni bronzetti e di un sigillo provenienti da un probabile santuario sulla cima del monte di Arrone. Nell’Alto Medioevo gli insediamenti sparsi sui colli vengono abbandonati e la popolazione si accentra in luoghi fortificati per iniziativa dei proprietari. Gli Arroni, un gruppo nobiliare probabilmente legato ai gastaldi di Rieti, spinti dalle devastazioni di Saraceni e Ungari (sec. IX e X) fondano i castelli di Arrone, Casteldilago, Rocca Accarini, Papigno e altre fortificazioni nella Valnerina.
Da visitare, oltre ai resti del Castello, la chiesa di San Giovanni Battista (XIV-XV secolo), dove sono conservati numerosi affreschi del XV secolo di scuola umbra, la chiesa di Santa Maria, con un bel portale del ‘400, che all’interno conserva importanti affreschi di Vincenzo Tamagni e Giovanni da Spoleto (1516), nelle nicchie perimetrali affreschi e nell’abside sinistra pregevoli sculture in terracotta invetriata del ‘500.
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